Laboratorio Co.meta: il Politecnico a Casa “Sebastiano”

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Visita PolitecnicoNon sono ancora conclusi i lavori di costruzione, ma Casa “Sebastiano” è già una realtà concreta e attrattiva del nostro territorio. Mentre la struttura cresce a vista d’occhio già si intavolano le collaborazioni che daranno vita al nuovo centro specialistico di Coredo, punto di riferimento per l’intera regione nel trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico.
Di pochi giorni fa la visita a Casa “Sebastiano” dell’Università Politecnico di Milano.
Il Laboratorio di Metaprogetto Co.Meta del 2° anno del corso di Disegno Industriale della Scuola del Design (Politecnico di Milano), realizzato in collaborazione con Fondazione Trentina per l’Autismo Onlus, si pone l’obiettivo didattico di sensibilizzare gli studenti all’utilità sociale del design, ponendo al centro del processo formativo temi etici ed ambientali, lavorando nello specifico ambito dei Disturbi dello Spettro Autistico, che, più di qualsiasi altra patologia, comporta un elevato grado di complessità, non risolto, poco studiato e con un profondo impatto sociale.

Le prime 3 edizioni del corso hanno visto studenti e insegnanti impegnati nella creazione di sistemi-prodotto ricavati dal riutilizzo di scarti di lavorazione di produzioni artigianali ed industriali, principalmente di matrice lignea (corso 2012-2013); nella progettazione di concept di prodotto finalizzati a migliorare la qualità della vita degli attori coinvolti nel mondo dell’autismo -pazienti, familiari, care giver- (corso 2013-2014); nell’ideazione di giochi e applicazioni fisiche e cognitive con cui migliorare la qualità della vita delle persone affette da autismo (corso 2014-2015). I progetti realizzati sono visionabili sul sito www.designhub.it/cometa

La 4a edizione del corso appena partito (2015-2016), coinvolgerà il laboratorio in un lavoro didattico nella concezione di soluzioni ed interventi per la realizzazione degli spazi interni di Casa “Sebastiano”. Un gruppo di 50 studenti, con i docenti del corso Giuliano Simonelli e Venanzio Arquilla ed i tutor Davide Genco, Fabio Guaricci ed Emanuele Magini, è così arrivato a, ricevuto nella sala riunioni della Cassa Rurale d’Anaunia dalla direttrice Giuliana Cova e dal sindaco del comune di Predaia Paolo Forno, dove l’architetto Gianni Berti ha presentato e illustrato i dettagli del progetto. Il gruppo ha poi proseguito verso Coredo per visionare il cantiere di costruzione ed esplorare dal vivo le caratteristiche tecniche e di sostenibilità del centro. La visita, propedeutica al lavoro di ricerca e analisi sugli spazi che stanno conducendo gli studenti prima di avviare lo sviluppo dei concept, è stata guidata dal coordinatore della sicurezza geom. Corrado Chini e dall’ing. Matteo Covi, direttore lavori nonché capogruppo del pool di imprese locali che sta realizzando il centro: Covi Costruzioni Srl, Fanti Legnami Srl, Elettrica Srl, Termoidraulica Menapace Srl.

«Una struttura bella, colorata, ariosa, ma soprattutto di contenuti, perché sono le persone, gli operatori, le idee, che fanno la differenza» ha dichiarato il cav. Coletti nell’accogliere i visitatori. Un’idea, questa, all’inizio giudicata forse un po’ pazza, ma che ha preso corpo e forza in un progetto, poi tramutato in realtà nello studio dell’arch. Gianni Berti, recentemente premiato per la realizzazione della scuola materna Peter Pan di Cavareno, unico progetto europeo segnalato quest’anno dal Center for Green Schools. E chissà se anche Casa “Sebastiano” otterrà qualche prestigioso riconoscimento! I requisiti ci sono tutti, l’intero progetto è stato infatti pensato e studiato rispettando i criteri di impatto ambientale, benessere delle persone ed eco-sostenibilità: certificazione di qualità e sostenibilità per le costruzioni in legno “ARCA Platinum” per ciascuna fase di realizzazione, collegamento al servizio di teleriscaldamento integrato dall’uso di energia alternativa solare, geotermica e fotovoltaico, recupero dell’acqua piovana per i lavaggi esterni e l’irrigazione dei giardini. Il contenimento energetico passivo realizzato con le strutture in legno delle facciate e delle coperture e con una gestione coerente degli impianti consentiranno un consumo inferiore ai 30 kwh/mq annui per l’intera costruzione, ottenendo quindi la Classe Energetica A.

Questa struttura giocherà un ruolo importante anche in un’altro fondamentale passaggio della vita dei ragazzi con autismo: l’inclusione sociale. Come sostiene Stefano Zamagni, insigne economista bolognese e “padre nobile” del non profit italiano: «L’inclusione o è anche economica o non è vera inclusione, perché solo attraverso il lavoro si può realizzare. Oggi il mercato tende a escludere anziché integrare, è quindi indispensabile passare a una strategia di cambiamento di lungo termine. E per farlo, più che i manager occorrono gli imprenditori sociali, le figure che meglio di tutte possono utilizzare le tecnologie per metterle al servizio della persona e possono dare ai processi di crescita un orizzonte strategico».

Per questo il centro sarà affiancato da un’azienda agricola biologica e da laboratori per l’inserimento lavorativo aperti in prospettiva di co-produzione con le imprese, per dare modo di vedere rappresentato il valore aggiunto sociale che riescono a produrre, creando un circolo virtuoso che porterà benefici non solo ai ragazzi, ma anche al territorio e a chi vorrà scendere in campo al loro fianco.

Per sostenere la costruzione di Casa “Sebastiano” scrivi a info@fondazionetrentinaautismo.it
Per seguire i lavori vai al sito web www.fondazionetrentinaautismo.it

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