Nella sua tesi di laurea dal titolo “Architettura per l’autismo. Progetto di un polo scolastico con struttura a pannelli X-Lam”, Sara Roccabruna ha proposto un progetto di polo scolastico con accorgimenti finalizzati a migliorare la vita dei bambini autistici. “Il progettista, creando spazi di vita, deve essere prima di tutto uno psicologo per capire le esigenze degli utenti”.
Generalmente l’autismo vien diagnosticato a partire dai tre anni di età del bambino.
Negli ultimi decenni è stato evidenziato un forte incremento nella sua diffusione: in base ai dati pubblicati dall’Autism Speaks (2009) dal 1975 al 2009 l’aumento del fenomeno sarebbe stato del 600%, passando da valori di 1:5.000 nel 1975, a 1:110 nel 2009.
È inoltre stato riscontrato che i bambini autistici, a causa della loro diversa percezione della realtà, vivono con particolare ansia l’esperienza scolastica e rigorosi studi sulle loro risposte hanno dimostrato che un ambiente correttamente progettato possa migliorare le condizioni di vita del soggetto debole e di chi lo circonda.
L’ingegnere Sara Roccabruna ha dunque affrontato questa problematica, cioè la necessità di considerare l’autismo nella progettazione degli spazi scolastici, con la sua tesi di laurea dal titolo “Architettura per l’autismo. Progetto di un polo scolastico con struttura a pannelli X-Lam” (Relatore: Prof. Ing. Pietro Piva, Correlatore: Dott. Ing. Isaia Clemente). In questo modo ha proposto un progetto di polo scolastico con accorgimenti finalizzati a migliorare la vita dei bambini autistici.
Gli obiettivi del lavoro sono stati:
– proporre la progettazione dello spazio come strumento che affianchi i programmi educativi rivolti alle persone con autismo;
– costruire delle linee guida per architetti e ingegneri per concepire spazi scolastici inclusivi con elevate prestazioni;
– progettare un polo scolastico modulare ed esportabile, con particolare attenzione alle esigenze dei bambini autistici ma migliore per tutti.
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(16 novembre 2012)